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Ho iniziato a imparare la lingua italiana oltre 10 anni fa, e avevo raggiunto un livello base prima di andare a studiare a Bologna per un anno.
Quando sono arrivato, sono rimasto sorpreso dal numero e dalla varietà dei dialetti parlati quotidianamente dagli italiani; faticavo a capire anche solo qualcosa! 😮
Benché sia vero che con gli stranieri, in generale, gli italiani parlano in italiano standard o regionale, se non capisci almeno il nocciolo di ciò che viene detto nei dialetti più comuni, ti mancherà una parte significativa della cultura italiana, per via del loro utilizzo anche in TV e al cinema, così come per strada, quando si viaggia in questo bel Paese.
Voglio proporti qui una visione d’insieme sulle lingue e sui dialetti d’Italia, corredata della mia esperienza personale nel trovarmici alle prese.

Panoramica delle lingue e dialetti in Italia

Come si può vedere dalla mappa linguistica d’Italia, il Paese possiede, nel complesso, un ricco ventaglio di dialetti.

Prima di tutto è importante distinguere tra quelle considerate lingue a sé stanti, separate dell’italiano, e quelli considerati suoi dialetti.
L’Italia ha un notevole numero di lingue minoritarie “indigene”, principalmente:
Mappa che mostra le lingue e dialetti in Italia*
il tedesco, l’albanese, il greco, lo sloveno, il serbo-croato, il catalano, l’occitano, il sardo, il siciliano e il ladino.
Dato che il confine tra il dialetto e la lingua a sé stante è difficile da tracciare, mi astengo dal classificare il resto dei dialetti o lingue d’Italia, in quanto non è necessario che lo studente d’italiano faccia questa distinzione.
L’aspetto più importante è la comprensione di queste lingue o dialetti e il modo in cui questi interagiscono con l’italiano.
Poiché l’italiano standard è, come si dice, la lingua toscana in bocca romana, più ci si allontana da queste varianti, più la comprensione si complica per lo studente.
In generale posso dire per esperienza che, senza molta dimestichezza con i dialetti, faticavo a capire più del 50% di quello che veniva detto, dovendo basarmi più sul contesto per intuire il significato.
Ecco un buon esempio di varietà regionali (in italiano con sottotitoli in italiano e in inglese, se li selezioni) con il famoso iperpoliglotta italiano Luca Lampariello, nel video qui sotto.
Campanilismo, che deriva dalla parola campanile, indica l’attaccamento italiano alla propria città natale con la sua cultura e, naturalmente, il suo particolare accento e dialetto (dell’italiano o di una lingua minoritaria).
È attraverso questo prisma di attaccamento locale che uno studente di lingua italiana dovrebbe guardare alle differenze linguistiche regionali.

Su cosa concentrarsi studiando italiano

Ho vissuto un anno a Bologna, nel Nord Italia, e continuo a passare molto tempo con i miei amici italiani provenienti da tutto il Paese.

Inoltre, ho visto un sacco di film italiani, in cui le differenze regionali aggiungono alle scene un colore o stato d’animo particolare.
Per me era importante riconoscere e capire se un personaggio parlava con un accento o nel dialetto romano, siciliano, toscano o milanese, in particolare, in quanto questi sono probabilmente i più comuni.
Là dove è iniziata la mia esperienza italiana – foto di classe a Bologna
Nella vita reale, ho trovato il siciliano particolarmente difficile da capire viaggiando in tutta l’isola, ma la maggior parte degli abitanti del luogo passava a una versione regionale dell’italiano che era più facile da capire, anche se laggiù si usa il passato remoto (un tempo verbale caduto in disuso al nord, almeno nel parlato) molto più di quanto fossi abituato a sentire.
Seduto in un caffè a Monreale, che domina Palermo, ho incontrato anche un gruppo di adolescenti che faceva fatica a parlare italiano in maniera naturale, perché parlava quasi esclusivamente il siciliano. Per loro l’italiano era davvero come una lingua straniera. 😂
Anche l’accento toscano è abbastanza insolito in quanto ha un suono ‘c’ e ‘g’ più debole rispetto all’italiano standard. Di conseguenza, ‘coca cola’ si pronuncia come se fosse ‘hoha hola’ (detto da un madrelingua inglese). L’ho trovato un vezzo locale piuttosto affascinante. 😀
Una mia foto a Ponte Vecchio a Firenze, in Toscana
Ho anche sciato abbastanza spesso in Alto Adige (Südtirol in tedesco), dove la lingua più parlata è il tedesco. In generale, non ho avuto troppa difficoltà a comunicare in quella lingua con la gente locale, poiché sembrava abbastanza abituata a parlare con gli stranieri, e con me usava per lo più il tedesco standard.
Sugli sci nel Nord Italia, una regione linguisticamente diversificata – ve la consiglio!
I dialetti e le lingue regionali aggiungono un ostacolo in più per l’apprendimento dell’italiano e per viaggiare nel mio Paese europeo preferito.
Anche se i dialetti possono essere un fardello addizionale per lo studente (vedi il confronto con il russo qui), dedica un po’ di tempo per familiarizzarti con alcuni di loro e scoprirai quanto possono arricchire ancor di più la tua esperienza di viaggio in Italia!
Hai mai studiato italiano o girato l’Italia utilizzando le lingue o i dialetti locali? Fammi sapere le tue esperienze nella sezione commenti qui sotto! 😀
*By Mikima – File:Linguistic_map_of_Italy.svg, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=47109387
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Quali sono le differenze tra l’Italiano e lo Spagnolo? https://languagetsar.com/quali-sono-le-differenze-tra-litaliano-e-lo-spagnolo/ https://languagetsar.com/quali-sono-le-differenze-tra-litaliano-e-lo-spagnolo/#comments Thu, 13 Oct 2016 13:00:11 +0000 http://languagetsar.wpstagecoach.com/?p=10278 Quali sono le differenze tra l’Italiano e lo Spagnolo? Read More »

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Io amo viaggiare in Italia e Spagna (e in America Latina, ovviamente) e ho vissuto a Bologna in Italia, dove ho imparato italiano.

L’anno dopo aver imparato l’italiano, ho imparato lo spagnolo vivendo nei pressi di un barrio latino a Washington, DC negli Stati Uniti.

Avendo imparato le due lingue in rapida successione, conosco davvero quanto simili e diverse siano queste due lingue romanze.

In realtà, due domande che mi vengono spesso chieste sono:

  1. Quanto sono simili lo spagnolo e l’italiano?
  2. Non ci si confonde tra le due lingue quando le si impara?

In questo articolo, rispondo a queste 2 domande.

Ponte Emanuele II
Ponte Emanuele II a Roma

Le origini di spagnolo e italiano

Spagnolo e italiano sono tutte e due delle lingue romanze. Ciò significa che esse derivano dal latino, che era la lingua dell’impero romano.

Con il crollo dell’Impero Romano intorno al 5 ° secolo, i dialetti del latino volgare hanno iniziato a formarsi in alcuni dei territori romani.

Oggi, mentre un gran numero di questi dialetti sono ancora in uso, per ragioni politiche c’è solamente una manciata di lingue principali derivate che sono simili in grammatica e vocabolario.

Queste sono le lingue ufficiali dei seguenti paesi europei:

il francese (Francia, Belgio, Svizzera, Lussemburgo e Monaco), l’italiano (Italia, Svizzera, Città del Vaticano e San Marino), lo spagnolo (Spagna), il portoghese (Portogallo), il catalano (Andorra) e il rumeno (Romania e Moldavia).
Tutte queste lingue sono mutuamente intelligibili in una certa misura grazie alle loro origini comuni.

Gelato in Florence
Uno dei piaceri nella vita – gelato italiano

Quanto sono simili spagnolo e italiano?

La somiglianza lessicale tra lo spagnolo e l’italiano è oltre l’80%. Ciò significa che 4/5 delle parole delle due lingue ‘sono simili, ma non significa che esse siano necessariamente mutuamente intelligibili a causa delle differenze di pronuncia e sintassi.

Nella mia esperienza di osservare gli spagnoli e gli italiani a parlare insieme nelle rispettive lingue, è possibile per loro di avere una conversazione mutuamente intelligibile fintanto che parlano chiaramente.

Come parlante inglese che ha imparato tutte e due le lingue, posso confermare che lo spagnolo è stato davvero molto facile da imparare dopo aver imparato l’italiano, ma non era facile capire lo spagnolo parlato all’inizio, almeno per me.

Ci ho messo circa un anno per arrivare a questo livello a Washington, DC, dove parlavo almeno un po’ in spagnolo quasi ogni giorno.

Per darvi un paragone: ho imparato anche il portoghese fluentemente, così come un po’ di catalano e di rumeno. Ho trovato portoghese e rumeno notevolmente più difficili (più lontani dall’italiano) dallo spagnolo, ma il catalano un po’ più vicino all’Italiano (in termini di vocabolario).

 

Quindi davvero non mi confondevo imparando lo spagnolo dopo l’italiano?

Quindi davvero non mi sono confuso quando ho imparato lo spagnolo dopo l’italiano?

Imparare lo spagnolo non ha rovinato il mio italiano?

All’inizio, era difficile mantenere le due lingue separate. Nella conversazione, usavo delle parole italiane con un finale allo spagnolo se non avessi ancora incontrato l’equivalente in spagnolo. Questo è importante per mantenere la scioltezza in una nuova lingua.

Quando sono dovuto tornare all’italiano, improvvisamente mi sembrava di essere insicuro della parte finale della parola o della correttezza della parola, almeno all’inizio…

Tuttavia, dopo circa un anno il mio cervello era in grado di separare le due lingue il 99% del tempo senza alcun problema. Quindi in ultima analisi, consentendo la confusione iniziale, la risposta è ‘no’. Imparare lo spagnolo dopo l’italiano non è predestinato a peggiorare in modo significativo il tuo italiano (e viceversa).

 

Si riescono a imparare tutte e due se si è abbastanza motivati!

Ero molto motivato per imparare lo spagnolo a Washington, DC perché lì ho potuto usarlo tutti i giorni. E questa è davvero la chiave: la motivazione!

Se non si trova un forte motivo per imparare la seconda lingua, allora non è possibile che non si continui fino alla fine ad imparare in modo corretto la seconda lingua. Pertanto, c’è il rischio che si indebolirà la tua competenza nella prima lingua con interferenza dalla seconda lingua.

Questa purtroppo è una lamentela comune che io sento da parte dei lettori di Language Tsar e una delle questioni che io affronterò nel mio Tsarista Inner Circle perciò ti consiglio di iscriverti alla mia newsletter qui sotto per avere la possibilità di participarci.

Adoro viaggiare in Italia, Spagna e America Latina, quindi se condividi la mia passione per queste regioni allora ti incoraggio ad andare avanti ed imparare tutte le loro belle lingue!

Tu hai imparato l’italiano, spagnolo o tutte e due? O forse hai imparato due o più lingue della stessa famiglia linguistica? Se è così, mi piacerebbe sentire le tue esperienze. Scrivi nella sezione di commenti qui sotto questo post o mandami un messaggio! Leggo tutti i commenti che ricevo.

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Puoi migliorare la tua “pronuncia” magicamente? di Antonio Libertino https://languagetsar.com/puoi-migliorare-la-tua-pronuncia-magicamente-di-antonio-libertino/ https://languagetsar.com/puoi-migliorare-la-tua-pronuncia-magicamente-di-antonio-libertino/#comments Wed, 12 Feb 2014 12:53:26 +0000 http://languagetsar.wpstagecoach.com/?p=1761 Puoi migliorare la tua “pronuncia” magicamente? di Antonio Libertino Read More »

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GUEST POST FOR LANGUAGE TSAR

Guest Post di Antonio Libertino

Ti è mai capitato di leggere qualcosa e mentre lo leggi facendoci scorrere i tuoi occhi, ti trovi perso nella lettura e più continui a leggere e più ti senti bene e meno ti sforzi e più ti perdi nella lettura… perché mentre da una parte cerchi di capire cosa stai leggendo, dall’altra fai le modifiche per stare sempre meglio e assorbire ciò che stai leggendo, perché è bene per te … e allora ti accorgi che ho attirato la tua attenzione, perciò continua a leggere fino in fondo;-)

Come sarebbe se tu potessi acquisire la pronuncia e la musicalità di una lingua dedicando solo pochi minuti al giorno per farlo?

È possibile questo?

Invece di rispondere direttamente a queste domande permetti che ti racconti una storia…

C’era una volta un giovane guerriero che credeva a tutto tranne che alla magia, ai maghi ai folletti e alle creature fantastiche come le sirene: non ci credeva a queste cose. Il suo maestro gli aveva insegnato che quelle cose non esistevano e lui gli credeva. Ma un giorno mentre era a caccia, sentì qualcuno chiedere aiuto. Perciò si addentrò nel bosco del regno vicino. Non aveva mai visitato questo posto perché il maestro gli aveva detto che gli abitanti erano suoi nemici mortali. Qualcuno chiedeva aiuto, perciò doveva, da guerriero onorevole qual era, rispondere alla chiamata…

Perciò si addentrò nel bosco del regno vicino. Non aveva mai visitato questo posto perché il maestro gli aveva detto che gli abitanti erano suoi nemici mortali. Qualcuno chiedeva aiuto, perciò doveva, da guerriero onorevole qual era, rispondere alla chiamata… Perciò e così continuò a camminare finché non arrivò su una spiaggia meravigliosa, con un bel mare calmo dai colori vivi e brillanti, lo scrosciare lento delle onde e una temperatura perfetta. Arrivato lì, vide una bellissima donna… che aveva la coda di pesce: era una sirena! A quel punto lui era molto confuso e la sirena cominciò a parlare: “Ti stavo aspettando insieme ai miei amici folletti…Abbiamo preparato una festa in tuo onore. Sarà divertente e nuova” Tutto questo non era possibile nella mente del guerriero: contraddiceva tutto quello in cui aveva creduto fino a quel momento.

Probabilmente stava sognando, perciò desiderava tornare indietro a chiedere al suo maestro…

Ora, nonostante io abbia scritto un libro il cui titolo è “Speak Italian Magically”, ti voglio fare una confessione… NON puoi imparare magicamente una lingua straniera, ciò che puoi fare è renderti la vita più facile lungo il processo di apprendimento e goderti il viaggio, perciò renditi conto che ci sono dei modi di “imparare” che – sfruttando una parte maggiore del tuo cervello e non solo la parte sinistra, quella logico-razionale – ti permettono di farlo!

Mentre continui a far scorrere i tuoi occhi su questo articolo e continui a essere sempre più interessato e più sei interessato e più è facile per te imparare, e meno ti distrai e più assorbi ciò che c’è da imparare… perché mentre consciamente leggi, inconsciamente stai assorbendo ciò che ti voglio dire perché questo è positivo per te… e allora vuoi scoprire dove voglio andare a parare, perciò lascia che ti ponga qualche altra domanda!

“Speak Italian Magically!” – un libro di Antonio Libertino

C’è qualche persona – nativa della lingua straniera che vuoi padroneggiare – la cui voce ti piace molto? Una voce che ti piacerebbe avere tu stesso o quanto meno avvicinarti al suo modo di parlare nella lingua straniera che stai acquisendo giorno dopo giorno?

Be’, se tu conosci già le basi della lingua, se hai creato già quello che Luca Lampariello chiama “the core” e parli la lingua ad un livello almeno intermedio, ma quando ti ascolti sai che non suoni come un madrelingua, allora potresti fare diverse cose. Di una in particolare ti voglio parlare oggi e ricorda che è solo un suggerimento. Sta a te seguirlo, metterlo in pratica e vederne i risultati.

Oltre ad una sana convinzione di riuscire a farcela e a tanto ascolto, io ti suggerisco di praticare lo shadowing per almeno 5 minuti al giorno su un audio in cui un modello per la lingua che hai scelto di imparare legge o interpreta qualcosa di interessante per te. Ne ho già parlato in alcuni articoli dei miei blog ma se ancora non sai cos’è lo shadowing, sappi che questa tecnica (inventata dal professor Arguelles) consiste nel parlare fluidamente e (quasi) contemporaneamente, dicendo le stesse cose dell’audio che ascolti… In pratica si tratta di “seguire come un’ombra” l’audio che ascolti. Un’altra cosa che devi sapere è che ci sono diversi modi per farlo… più facili e meno facili.

Il modo più facile – il primo livello – è quello di leggere il testo, ascoltarlo e parlarci sopra quasi contemporaneamente.

Il secondo livello – a cui puoi avvicinarti quando sei diventato bravo col primo – consiste nel chiudere gli occhi, ascoltare l’audio e dire a voce alta ciò che ascolti quasi contemporaneamente.

Se poi riesci a fare lo shadowing mentre coinvolgi entrambi gli emisferi del tuo cervello, tanto meglio. Questo è il terzo livello – quello che ti offre una sfida maggiore – e puoi farlo aggiungendo alla pratica dello shadowing un po’ di esercizi controlaterali (ad es.: gli esercizi tipo la marcia incrociata, in cui la mano destra tocca il ginocchio sinistro e viceversa; la disciplina chiamata Brain Gym te ne offre diversi esempi).

Il tempo di cui avrai bisogno per migliorare drasticamente il modo in cui suoni nella lingua straniera che stai studiando sarà di circa 10 minuti al giorno… o meno. I miei, come ti ho già detto, sono solo dei suggerimenti, perciò sta a te accoglierli e metterli in pratica. Io non posso farlo per te!

Questo è quello che ho suggerito di fare anche a Michael, l’autore del Blog su cui sono ospite oggi. Perciò lo ringrazio tanto per l’opportunità che mi ha offerto e sono felice dei suoi progressi nel suo modo di parlare l’italiano.

Prima di concludere, devi sapere che…

Il guerriero, tornato dal maestro, seppe che da piccolo era stato affidato a lui – al maestro – per essere protetto e essere tenuto lontano dalla magia finché non fosse arrivato il momento di assumere il proprio ruolo. Ormai era il momento di andare avanti e il maestro gli spiegò che non esiste solo la realtà, ma nemmeno soltanto la magia e l’illusione…

Antonio Libertino

Quella notte fece degli strani sogni, sognò le cose più strane, ma che magicamente cominciavano ad avere senso nella sua mente. La mattina dopo si svegliò consapevole che non c’è realtà senza illusione, non c’è illusione senza realtà…E scoppiò a ridere: era pronto a esplorare quel nuovo magico mondo. E partì alla sua scoperta…

P.s.: Ricorda che se vuoi notare i tuoi progressi, puoi registrare un testo in lingua straniera oggi e tra un po’ di tempo, quando vorrai verificare i risultati di questo piccolo esperimento e potrai accorgerti di quanto sei migliorato!

Antonio Libertino è un “navigato” insegnante d’italiano per stranieri che ha anche imparato l’inglese e il tedesco. Infatti, ama le lingue e le culture, sia quella italiana che quelle straniere. Proprio per questo ha conseguito il Ditals (il certificato di competenza didattica dell’italiano a stranieri), il Certificate of Advanced English, ed è stato alla Ferrero di Francoforte a imparare il tedesco. Qui ha mangiato tre chili di nutella in tre mesi, ma non ha messo su troppo peso. Dopo aver scritto diversi libri non convenzionali sull’apprendimento delle lingue, oggi insegna l’italiano a stranieri di ogni nazionalità e continua a imparare cose nuove ogni giorno.

(USA)

(UK)

(Deutschland)

(Italia)

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